Il piano vaccinale approvato ha visto la vaccinazione, in una prima fase, degli operatori sanitari e socio-sanitari, degli ospiti delle RSA e dei soggetti di età superiore a 80 anni e prevede quattro fasi successive, con priorità riservata alle persone con fragilità e a gruppi sociodemografici a più alto rischio di malattia grave e morte. Sono state, inoltre, identificate le patologie che incrementano il rischio di decesso in caso di COVID-19, individuando così le categorie di persone “vulnerabili” e “estremamente vulnerabili”[1]. Appartengono a questi gruppi le persone affette da patologie che possono aumentare il rischio di gravi manifestazioni da COVID-19, come, ad esempio, problemi respiratori (BPCO, fibrosi polmonare, insufficienza respiratoria), fibrosi cistica, malattie cardiocircolatorie gravi, i trapiantati di organo solido e, tra le malattie ematologiche, la patologia oncologica e la talassemia. Non sono invece compresi i pazienti affetti da MEC, a meno che essi non rientrino nelle categorie delle persone vulnerabili o estremamente vulnerabili per comorbilità associate.
Per un approfondimento del tema si consiglia di visitare il sito del Ministero della Salute, alla pagina relativa al Piano Vaccini anti-COVID-19.
[1] Elencate nella tabelle 1 e 2 delle Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti- SARS-CoV-2/COVID-19 pubblicate nella GU del 24.03.2021