a cura di Christian Carulli e Gianluigi Pasta
Il 15 Settembre scorso si è tenuto a Roma, presso l’UNA Hotel Decò, il Convegno dal titolo “La gestione delle problematiche muscolo-scheletriche in emofilia: Focus sulla situazione italiana”, organizzato da Christian Carulli e Gianluigi Pasta in collaborazione con l’Associazione Siciliana Emofilici di Catania (ASE) e l’Associazione Regionale Ligure Affiliata a Federazione Emofilici (ARLAFE) rappresentate rispettivamente da Francesco Cucuzza e Anna Fragomeno, patrocinato da AICE e dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia.
Si sono trovati a confronto differenti figure professionali tra cui Medici, Fisioterapisti e Psicologi, e alcuni pazienti; questo a sottolineare il taglio multidisciplinare voluto dagli organizzatori e che sempre più è un “must” nella gestione della salute articolare dei pazienti con emofilia.


Durante la prima sessione, si è fatto un excursus sull’emofilia e le moderne terapie, introducendo quelle più recenti come le terapie “non sostitutive” e la terapia genica. In ogni caso, indipendentemente dall’approccio terapeutico, resta fondamentale un periodico controllo dello stato di salute articolare mediante la visita periodica muscolo-scheletrica e lo studio ecografico nella sua versione portatile chiamata “Point of Care” grazie all’utilizzo del sistema HEAD-US. Si tratta di un approccio clinico-strumentale da proporre a tutte le persone affette da emofilia sul territorio nazionale, e non solo a livello ospedaliero, grazie alla sensibilizzazione anche da parte delle Associazioni.
È stata sottolineata ancora una volta l’importanza della prevenzione primaria delle complicanze muscolo-scheletriche grazie all’intervento fisioterapico, necessario anche per la gestione del post-emartro. Particolare attenzione è stata poi dedicata al sintomo dolore, spesso non riferito dal paziente ma presente, e “parte subdola” della loro condizione (soprattutto con aspetti inesplorati, come l’entesopatia, ovvero il dolore tendineo cronico); a tale aspetto della patologia emofilica i medici dei centri emofilia devono maggiormente dedicare la loro attenzione per un corretto inquadramento diagnostico e un adeguato trattamento.


Il prossimo obiettivo, tanto ambizioso quanto necessario, sarà quello di coinvolgere un maggior numero di professionisti e di estendere ad altre figure professionali il coinvolgimento alla partecipazione di iniziative simili.